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venerdì 26 luglio 2013


STRUTTURA ASL DI  PONTELATONE, ADDIO!

Dopo l'accorpamento della scuola di Pontelatone a quella di Formicola, dopo la chiusura a giorni alterni dell'ufficio postale di Treglia, adesso la chiusura della struttura ASL: continua inesorabilmente l'involuzione civica del nostro Comune.
Con lettera del 23 luglio, il Direttore Responsabile del Distretto Sanitario ASL n. 15 ha comunicato che dal 1 agosto non sarà più attiva la struttura ASL di Pontelatone per addotta carenza di personale amministrativo.
La decisione che, di fatto porta all'eliminazione dei servizi sanitari erogati a Pontelatone crea notevoli disagi a tutti i cittadini-utenti dei Comuni del mandamento ( spesso non in grado di potersi spostare agevolmente al di fuori del proprio territorio) ,che saranno costretti a recarsi a Caiazzo per il disbrigo delle pratiche presso gli uffici ASL.
Per addolcire la pillola, nella lettera si parla di una prossima apertura di uno sportello dedicato presso il Comune ( quando e con quali compiti ?).
Che l'ufficio di Pontelatone, dal 1 agosto, non avrebbe più funzionato era cosa nota al Sindaco sin dal 14 giugno,ma egli non ha sentito neppure il dovere di informare i consiglieri comunali nella seduta del Consiglio tenutasi alcuni giorni dopo e precisamente il 26 giugno, ad ulteriore riprova che il Sindaco sembra ignorare che il Comune è un'istituzione democratica e non cosa privata.
Nessuna informazione anche ai cittadini
Ignoriamo se sia sentito con gli altri Sindaci del mandamento per l'assunzione di iniziative per evitare la chiusura della struttura, ivi comprese decise e pubbliche manifestazioni di protesta.
Non e' ammissibile che si decida di modificare un assetto organizzativo senza pesare le conseguenze di un tale assetto organizzativo di un servizio al quale fanno riferimento soggetti anziani e malati .
La decisione della direzione dell'ASL , motivata da carenza di personale, rientra nel piano dei tagli alla spesa (spending rewiew); ebbene i risparmi vanno fatti sugli sprechi e non tagliando servizi a scapito dei soggetti più deboli.
Sconcerta la sostanziale acquiescenza dell'amministrazione comunale alla decisione della Direzione dell'Azienda Sanitaria, tanto più che la stessa amministrazione ha assunto, con il dissenso dell'opposizione, un mutuo di 90.000 euro con la Cassa DD.PP. a carico del bilancio comunale per finanziare il progetto di ristrutturazione dell'edificio della scuola materna privata, giustificandolo principalmente con la necessità di garantire locali adeguati alla struttura dell'Asl di "fondamentale funzione sociale" (vedi al riguardo il verbale della delibera del Consiglio Comunale del 15 giugno 2011).
Crediamo che sia superfluo ogni commento; d'altra parte siamo stanchi di dover evidenziare continuamente l'inadeguatezza di un'amministrazione che non riesce a vedere al di là del proprio naso e che sta determinando un progressivo regresso del paese.
Ci limitiamo a rivolgere un appello al Sindaco affinchè, coinvolgendo anche i Sindaci dei Comuni interessati, chieda la sospensione della decisione della Direzione dell'ASL.


































































































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