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sabato 1 dicembre 2012

LA MAGGIORANZA DEL NO


Il priincipio che dovrebbe guidare gli amministratori pubblici è uno solo: fare gli interessi dei cittadini nel rispetto delle leggi, a garanzia di tutti.
A questo principio ci siamo sempre ispirati nella nostra attività approvando o bocciando le proposte della Giunta, del Sindaco, della maggioranza a seconda del fatto che, secondo noi, venisse rispettato o meno questo presupposto. Lo abbiamo sempre fatto  senza pregiudizi e specificando sempre   i motivi delle nostre scelte.
Non ci sembra che la maggioranza abbia, fin dall’inizio, fatto la stessa cosa. Ogni proposta che arrivi dal gruppo “Insieme per la Rinascita” trova sempre la stessa risposta: NO! STOP!
O meglio, si fa finta furbescamente di accogliere le proposte perché socialmente e giuridicamente fondate, ma poi a queste non si da seguito. Al riguardo vogliamo segnalare uno dei tanti casi. Nel mese di luglio, in previsione dell’approvazione del Bilancio 2012, chiedemmo che venisse istituto apposito capitolo di spesa di 7200 per voucher lavoro rivolti a disoccupati da utilizzare per lavori di pulizia locali, pulizia e manutenzione del cimitero, ecc.. La richiesta fu  parzialmente accolta con la previsione di spesa di 3500  per buoni  lavoro o borse lavoro. Siamo ormai a dicembre, ma dei buoni o delle borse lavoro neppure l’ombra ed ormai non c’è più tempo per attivarle secondo i crismi della legalità.   Ma nel frattempo cosa succede.
Ieri mattina, durante la seduta del Consiglio Comunale, avendo constatato contrariamente al solito una sala consiliare pulita, ho chiesto con quali fondi venisse retribuita  la persona chiamata ad effettuare la pulizia dei locali comunali ( a scanso di equivoci precisiamo di aver la massima considerazione dello stato della persona in questione). Quasi a menar vanto,il Sindaco rispondeva che mettevano mano alle loro sacche. Risposta sconcertante, il Sindaco promuove il lavoro nero nella casa comunale (facciamo finta di non aver sentito).
L’amministratore pubblico, più di tutti ha il dovere di operare nel rispetto delle regole non solo perché la legge lo impone, ma anche perché è giusto che si crei una cultura in questo senso.
Naturalmente se il Sindaco e i consiglieri di maggioranza vogliono donare dei soldi al Comune, ben venga. Non c’è nessuno che può non essere d’accordo, specialmente in una situazione come questa dove si continua a dire che non ci sono soldi. Non possiamo che essere d’accordo e ringraziare ed esprimere gratitudine a chi è così prodigo.
Ma se vogliono farlo, versino i soldi nelle casse comunali secondo le procedure di legge, destinandoli per intereventi a favore delle fasce deboli della popolazione di Pontelatone. Dopodiché facciano un bando pubblico per la ricerca di persone disponibili a svolgere lavori di tipo occasionale nell’ambito di pulizia  di locali o quant 'altro e formino una graduatoria in base a criteri obiettivi.

6 commenti:

  1. E' giusto criminalizzare chi come un sindaco, anche in un momento di crisi come questo viola la legge e promuove il lavoro nero. Chi rappresenta il pubblico, come il sindaco di un paese, non dovrebbe mai nemmeno azzardarsi a pensare di chiamare qualcuno giusto per l'occasione e fare pulire il comune. Queste sono scelte scellerate, perché se dovesse succedere qualcosa, si passano i guai neri. Chiudere un occhio su una questione di civiltà come questa è il modo migliore per diventare ciechi signora Scirocco, complice queste scelte scellerate della giunta. Ci vuole la faccia tosta a dire che non c'è' neanche il denaro per la pulizia del comune, quando poi stanno amministrando il paese da più di dieci anni, da questo possiamo capire chi ha contribuito a fare in modo che non c'e' neanche una lira nella cassa del comune.

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    1. la signora mena dimentica che durante il suo assessorato e stato ristrutturato il municipio
      e che alla ispezione dell'ispettorato del lavoro gli operai (del posto)sono scappati a gambe levate ,,,,,,,percheee?
      perche' lavoravano in nero
      ps il suo sindaco lavorava all'inps.....

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  2. non mi parer di aver chiuso un occhio,ma di averli aperti. Il tuo ragionevole commento ne è la prova.

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  3. Risposta al commento Anonimo 13 dicembre 2012
    Caro anonimo, devo purtroppo constatare che non si perde occasione per trasformare tutto in becera e sterile polemica. Se ci si fosse preoccupati di informarsi e di capire qualcosa in più sul contrasto al lavoro nero, su quali sono i poteri-doveri di un Sindaco, fosse questi un magistrato,un dipendente Inps, un medico, un insegnante, ecc., forse non avresti fatto alcun commento oppure esso avrebbe avuto un diverso taglio.
    Nel mio post “La maggioranza del no“ , con una nota critica, ho posto un problema , quello del rispetto delle norme da parte di un pubblico amministratore, che più degli altri è tenuto a farlo.
    Nel caso specifico, bastava che il Sindaco avesse dato attuazione a quanto da lui stesso dichiarato in sede di approvazione del bilancio e tutto sarebbe rientrato nella regolarità. Si sarebbe risolto il problema della pulizia del Municipio senza ricorrere a forme di lavoro non consentite.
    Rispetto delle norme da parte di un pubblico amministratore, questo era il problema da me posto e su questo problema si sarebbe dovuto eventualmente discutere.
    Invece la si butta sempre, per dirla in romanesco, in caciara: ”la signora Mena dimentica …ecc. ecc.”
    Se fosse giusto il tuo commento (il che non è nel modo più assoluto, come vedremo), questo giustificherebbe il mancato rispetto delle norme da parte di un altro amministratore? O che forse per tale fatto non avrei dovuto porre la questione?
    segue

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  4. Riguardo al tuo riferimento al passato, potrei chiudere la cosa dicendo che all’epoca nessun amministratore e tanto meno il Sindaco ha mai chiamato qualcuno a prestare una qualsiasi attività lavorativa in modo irregolare( nel caso da te citato chi avrebbe violato le norme sarebbe stata l’impresa e non l’Amministrazione).
    Ma io non voglio perdere l’occasione che mi dai per dimostrare che uno dei principi fondamentali cui si è ispirata l’amministrazione di cui ho fatto parte nella veste di assessore è stato proprio la legalità, il cui rispetto porta naturalmente a tutelare la parte più debole nei confronti di quella più forte , che è poi uno dei compiti essenziali della politica (nel caso di cui stiamo parlando, degli operai rispetto all’impresa).
    Ti basti sapere che l’impresa appaltatrice dei lavori di ristrutturazione del Municipio non ebbe approvato lo stato finale dei lavori, all’epoca di competenza della Giunta. Il Sindaco invitò il direttore dei lavori a fare una puntuale verifica del rispetto di tutti gli obblighi connessi al contratto d’appalto, con l’applicazione di eventuali penali
    Lo stato finale venne approvato dall’amministrazione che ci seguì.
    segue

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  5. Analogo comportamento fu tenuto nei confronti di altra impresa che aveva eseguito dei lavori precedentemente alla nostra amministrazione e che non era in regola con gli adempimenti previdenziali e assicurativi essenziali per l’approvazione della contabilità finale.
    Dell’argomento caro anonimo potremmo stare a parlare a lungo, di come ad esempio abbiamo spinto, dall’opposizione, per la regolarizzazione degli operai impiegati nei lavori degli scavi archeologici. Potremmo stare a parlare della tensione morale e della volontà e del coraggio di quell’amministrazione e di quel Sindaco di contrastare certi fenomeni che nella nostra provincia erano (e sono) presenti., senza minimamente preoccuparsi del consenso elettorale. Vale al riguardo ricordare, anche se argomento non attinente al problema di cui stiamo parlando, le condizioni imposte all’ impresa (poi volatilizzatasi) che aveva chiesto l’autorizzazione per riempire le ex cave di tufo con terreno proveniente dai lavori della Tav ( si era avuto di un sentore che mescolati al terreno sarebbero arrivati rifiuti non propriamente benefici per la salute ). Il Sindaco non si fece scrupolo di inimicarsi, non solo elettoralmente, i proprietari delle cave (in buona fede) allettati dai bei guadagni promessi.
    Mi accorgo di essermi dilungata troppo, perciò ti saluto non senza ricordarti, caro amico, che quello che definisci il mio Sindaco è stato anche il tuo Sindaco e che dovresti essere orgoglioso di aver avuto un Sindaco che ha avuto senso delle Istituzioni e una idea limpida della politica e dell’interesse della comunità.
    Buon Natale.

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